Il Pistacchio di Bronte

28
Dic
2019
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La nostra Italia, quanti tesori da scoprire.

Un frutto che viene da lontano, dalla Persia alla Turchia, è proprio il Pistacchio, che si è radicato nella splendida Sicilia, nello specifico a Bronte.

La pianta ha origini antichissime: già nota e coltivata dagli antichi ebrei, che ritenevano il suo frutto prezioso, la coltivazione del pistacchio fu poi incrementata e sperimentata dagli Arabi, che strapparono la Sicilia ai Bizantini i quali trovarono nell’isola, in particolare alle pendici dell’Etna, l’habitat naturale per uno sviluppo rigoglioso e peculiare della pianta.

È così che nasce il pistacchio di Bronte, la cui notorietà è cresciuta enormemente negli anni e, di conseguenza, anche la richiesta.

Nel 2009, il pistacchio di Bronte ha ottenuto la Denominazione di origine protetta DOP.

 

Qualche informazione utile.

Grazie al terreno lavico, concimato dalle ceneri vulcaniche, il frutto ha un gusto e un aroma che supera come la qualità la restante produzione mondiale.

La caratteristica di maggior importanza del pistacchio di Bronte riguarda il contenuto di clorofilla, superiore ad altri tipi di pistacchio, ed è a questo che si deve il suo colore verde intenso. Inoltre, il sapore è nettamente più deciso, grazie alle caratteristiche del terreno, ricco di sostanze minerali anche per via delle frequenti colate laviche dell’Etna.

Qualche curiosità?

I chicchi, infatti, vengono selezionati manualmente scegliendo quelli con il guscio aperto almeno di alcuni millimetri, per consentire al consumatore di aprire il frutto con le unghia e consumare il prodotto.

In tal senso, è da consumare fresco, senza tostatura o salatura.

Proprietà

Il pistacchio, in generale, come gli altri semi oleosi, favorisce la riduzione di stress ossidativo e l’infiammazione: rispetto ad altri semi oleosi, contiene infatti un maggior quantitativo di sostanze antiossidanti quali luteina, tocoferoli e beta-carotene. Sono anche una buona fonte di sali minerali.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia 30g di pistacchi, magari come spuntino. Tra i vari tipi di frutta secca, è tra le meno caloriche e con un maggior numero di semi per porzione: una porzione di 30g sono circa 49 semi di pistacchi e apportano circa 170 Kcal.